26 marzo 2014

L'età del successo. Gabriele Cirulli a 19 anni crea un gioco che fa impazzire il mondo.

Gabriele Cirulli ha 19 anni ed è di Gorizia. Come riportato dal Corriere, ha inventato un puzzle game che in tre settimane è stato giocato da 3 milioni di persone in tutto il mondo e i suoi follower di twitter sono passati da 100 a 8000. Si chiama 2048.

Gabriele non sembra voler cavalcare l'onda di questi eventi e sarà poi lui a vedersela con le sue capacità e con le migliaia di offerte di lavoro che sta ricevendo da tutto il mondo per aver inventato un passatempo.

Certo che questo è un bel colpo al romanticisimo dietro al quale noi che abbiamo vissuto parte della nostra vita senza il livello tecnologico che c'è ora ci nascondiamo. Una bella scusa per celare la nostra incapacità a far fruttare bene le nuove risorse tecnologiche.

Gabriele ha programmato la sua prima pagina web che era alle elementari. Hey, sento le voci dei nati prima degli anni ottanta: UNA PAGINA WEB ALLE ELEMENTARI??? DATEGLI IL NOBEL!!!

E' abbastanza evidente che i giovani d'oggi non sono degli alieni superdotati, e che chiunque ha avuto e  ha la possibilità di inventarsi nella propria vita un successo interplanetario che renda migliore il mondo, sia interno che esterno (grazie Bill), ma il fatto che ci sia riuscito un ragazzo di diciannove anni e non uno dei super geni del momento fa come al solito fare qualche riflessione.

Dato il mio vissuto, una delle prime domande che mi faccio è: non sarà che fatichiamo ad evolvere e ad abbandonare il nostro "momento d'oro"? Domanda retorica, lo so. Esistono le possibilità per avere tantissimi "momenti d'oro" nella vita, ma di solito ci focalizziamo sempre sul cercare di riviverne uno in particolare nel nostro passato o ci impuntiamo per cercare di ottenere esattamente quel momento d'oro che nell'infanzia non siamo magari riusciti a raggiungere.

Raga così però ho l'impressione che si rischia di finire a a 45 anni con i pantaloncini corti, la palla sotto il braccio al parchetto dicendo "giochiamo a palla?"
Se c'è un modo per riuscire ad adeguarsi in modo semplice ai tempi che corrono è sganciandoci da quel passato che è "successo" secondo me. Sono convinto che porterà ad ottenere un nuovo "successo" e permetterà a ciò che nel frattempo è successo di indirizzarci verso qualcosa di realmente gratificante.

Detto questo... "bella Gabry!", in bocca al lupo, occhio a non farti fottere e continua a far lavorare liberamente il tuo cervello. Ti auguro che in futuro tu non rimanga legato al "successo" del tuo puzzle game… in tal caso anche per te varranno le mie riflessioni.

Il successo non ha età, colore, forma.
Il successo è successo.
Il successo succede.

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